
Il Lindy Hop
Il ballo del sorrico
Conosciuto in Europa anche come Jitterbug, il Lindy Hop è l’autentico ballo swing afro-euro-americano nato ad Harlem alla fine degli anni ’20. Si balla prevalentemente in coppia ma esistono routine che prevedono dei passi da eseguire da solisti (solo steps).
Nell’ambito della danza il termine swing viene usato per accomunare balli come Balboa, Shag, East and West Cost Swing, Boogie Woogie, Jive, etc. Pur essendo spesso definito “the granddaddy” – il nonno - di questi balli (e successivamente del rock’n’roll) il Lindy Hop è molto differente, soprattutto nella postura e connessione di lead e follow.
La struttura del ballo, molto vivace e perfino sfrenato, è in 8 o 6 tempi. Il Lindy Hop include numerose figure ed acrobazie ed elementi derivati dal Charleston, dal Collegiate e dal Breakaway, su musiche ritmate che spaziano dagli ultimi anni ’20 del Jazz caldo ai primi anni ’40 delle Big Band.
Caratteristiche fondamentali di questo ballo sono la spontaneità, l’improvvisazione e la creatività.
Nel 1927 il Lindy Hop inizia a conquistarsi una propria identità grazie al celebre ballerino George “Shorty” Snowden (alias “Whitey”) di Harlem, New York.
“I’m doin’ the Hop… the Lindy Hop...”
Si narra che una sera, durante una maratona di ballo celebrativa della trasvolata oceanica da New York fino a Parigi effettuata il 20 maggio 1927 dal pioniere dell’aviazione americana Charles Lindbergh (detto Lindy), Shorty George ridefinisca il Breakaway (celebre ballo swing del tempo, derivato dal Texas Tommy e dal Charleston) con il termine “Lindenbergh Hop”.
Un’altra versione racconta che Shorty George abbia voluto rendere omaggio al termine “Lindy”, che in gergo significa “bella fanciulla”.
Oltre a Shorty George, altro famoso ballerino di quel tempo è Herbert White con il suo gruppo“Whitey’s Lindy Hoppers”. Quest’ultimo compare in vari film, come “Hellzapoppin’” e viaggia attraverso tutto il paese influenzando anche altri stili di ballo e ispirando ballerini fino ai nostri giorni.
Il più grande interprete di Lindy Hop è universalmente riconosciuto in Frankie Manning, che inventa i cosiddetti aerials (o air steps), delle figure molto spettacolari con salti ed evoluzioni acrobatiche, e che nel corso della sua lunga vita insegna questo ballo a decine di migliaia di persone in tutto il mondo.
Nel tempo si sviluppano diversi stili di Lindy Hop, ma i principali sono sostanzialmente due. Il più noto, il cosiddetto “Savoy” (che prende il nome dalla sala da ballo di Harlem dov’è nato), insegnato da Frankie Manning e Steven Mitchell. E’ quello che si avvicina di più all’originale ed è considerato il più leggero ed armonioso tra tutti. E l’ “Hollywood Style” (detto anche Smoth Style, LA Style o Dean Collins Style).
Un vero fenomeno culturale
Nell'epoca della musica swing il Lindy Hop non è semplicemente un ballo, ma un vero e proprio fenomeno culturale di massa. Centinaia di ballerini senza discriminazione di razza affollano le ballroom americane dove si esibiscono le grandi orchestre swing. Il Lindy Hop rappresenta negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo swing è il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti.
Questa danza diviene famosa molto rapidamente, così tanto da lasciare indietro le scuole di ballo e i maestri del tempo. I neri dell’epoca, andando contro le discriminazioni razziali, sono molto richiesti dai bianchi come insegnanti di ballo. Si racconta che alcuni ballerini si appiccichino dei biglietti sulla schiena, con il numero telefono o il nome dello studio in cui insegnano.
Da qui iniziano competizioni sempre più selvagge per attirare l’attenzione del pubblico. Negli anni ’30 il ballerino Frankie Manning, incoronato poi icona del Lindy Hop, inizia ad aggiungere gli air step, ovvero i movimenti acrobatici. Questi air step, già usati in altri balli dell’epoca come il tango e in vari spettacoli di danza acrobatica, diventano l’elemento portante del Lindy Hop. Questi passi aerei diventano l’attrazione principale nelle competizioni di Lindy, anche se la maggior parte dei club e delle sale da ballo non li ammettono per la loro pericolosità.
Gli anni del Savoy
Il Savoy Ballroom apre nel 1925 e rappresenta il principale ritrovo per i ballerini di Harlem. In quel periodo, Harlem brulica di sale dove si balla il Lindy Hop, ma solo una è conosciuta come il “King of Swing”. Il Savoy, appunto, in 141st Street, una delle poche ballroom senza segregazione dove membri di ambo i gruppi possono ballare insieme, ispirarsi e condividere passi. Grazie a questo “terreno condiviso”, il Lindy Hop può mettere radici ed evolversi. Ancora ai giorni nostri, quando si parla dello stile del Lindy Hop “originale”, ci si riferisce convenzionalmente al “Savoy Style”.
Il Savoy è un vero paradiso per i ballerini swing con 70.000 ospiti per anno e 2 big band dal vivo ogni sera, 7 notti la settimana. Nel famoso Kats Corner si riuniscono i ballerini più bravi per mettersi in evidenza e giocare con i ritmi e spesso la loro improvvisazione è ispirata dall’energia delle Big Band. Quest’energia magica si scarica in particolare durante le cosiddette battles of the big bands (battaglie delle big band) in cui le due band suonano l’una contro l’altra. Cab Calloway, Duke Ellington e Count Basie sono solo tre dei tantissimi musicisti rilevanti in questo contesto.
Shorty George è a capo dei tanti ballerini nei primi anni ’30. E proprio in questo periodo, Hubert “Whitey” White, buttafuori del Savoy, fiutando la possibilità di poterci guadagnare qualcosa, decide di formare un gruppo chiamato Hopping Maniac di Whitey. Questo gruppo, poi chiamato Whitey’s Lindy Hoppers, darà forma al Lindy Hop che conosciamo oggi.
L’Evoluzione
Il Lindy Hop in seguito si evolve, spostandosi dall’una all’altra costa degli Stati Uniti. Dalla costa est di New York si muove verso la West Coast, a Los Angeles, dove si balla l’Hollywood Style e dove nasce la base a sei beat, il West Coast Swing, stile maggiormente concentrato sui fianchi, ed il Balboa.
E’ Dean Collins ad introdurre una forma più soft di Lindy Hop che sembra abbia dato origine al West Coast Swing, portandolo poi nella California del Sud. Il suo stile viene chiamato Hollywood Style perché la sua interpretazione in una serie di film hollywoodiani costituisce la consacrazione definitiva del Lindy Hop. Quando Benny Goodman diventa il "re dello Swing ", il Lindy Hop viene definito "Jitterbug”. Il termine Jitterbug (che letteralmente significa ballo nevrastenico) sarebbe stato poi utilizzato per tutti i balli generati dal Lindy e nel corso degli anni il termine Lindy Hop viene quasi dimenticato.
Un'altra forma di Swing estremamente popolare nell’America bianca degli anni ‘30 è il Carolina Shag.
Il Declino
Durante la seconda guerra mondiale molti dei ballerini vengono chiamati alle armi, i musicisti altrettanto e le sale da ballo (sottoposte a tassazione tramite un nuovo balzello sul divertimento, la entertainment tax) finiscono con lo svuotarsi. Inoltre le carenze di carburante e le limitazioni sul personale e sul pubblico disponibile rendono troppo costose le Jazz Band classiche della Swing Era, che vengono così sostituite da piccoli gruppi con chitarre, basso e batteria. Inizia il tramonto delle Big Band.
I musicisti rimasti non hanno pubblico di ballerini e iniziano a suonare per un pubblico di ascoltatori. L’armonia e il ritmo della musica cambiano e diventano difficili da ballare, perché il ritmo è diventato troppo veloce. In contrapposizione al jazz tradizionale, sta nascendo il Bebop, termine che indica, oltre allo stile musicale, anche lo stile di vita e l’atteggiamento ribelle di coloro (in maggioranza giovani) che si definiscono come bopper. Si dice che con il suo ritmo irrazionale questa musica spezzi le gambe ai ballerini.
Il Lindy Hop nel ventunesimo secolo
Finalmente, negli anni Ottanta, il Lindy Hop ricomincia a fiorire e molte persone in America iniziano a riscoprire gli swivels e a recuperare le radici di questo ballo “dimenticato”, riportando alla ribalta personaggi come Frankie Manning e Norma Miller. Frankie Manning diventa Ambasciatore del Lindy Hop.
Alla fine degli anni Novanta la musica Swing è stata addirittura reinventata, sotto forma di Neo Swing. Questa transizione è molto chiara: alcuni gruppi punk e ska iniziano a riadattare la musica e a creare questo nuovo stile, un Charleston basato appunto sulla musica punk e ska, finendo con l’attirare tantissimi giovani.
Da quando è stato riscoperto, il Lindy Hop è in continua crescita e nel mondo nuove comunità Lindy si aggiungono con sempre maggiore frequenza a quelle già esistenti. Festival locali ed internazionali e Lindy Exchange (dove le comunità si ospitano a vicenda) contribuiscono a far conoscere non solo il ballo ma anche la cultura da cui esso deriva.
Come tanti balli swing, il Lindy Hop è contagioso e diventa velocemente una parte irrinunciabile della propria vita. Una volta che lo si è scoperto, non se ne può più vivere senza. Per questo motivo può senz’altro essere definito il “ballo del sorriso”.
I più grandi interpreti del Lindy Hop originale
Al Minns (1920-1985) fu un importante ballerino americano di Lindy Hop e jazz. Noto per i film (Helzapoppin, Hot Chocolates, The Spirit Moves, Jazz Dance) e gli spettacoli teatrali cui prese parte con i Whitey's Lindy Hoppers tra il 1930 e 1940, Minns lavorò tutta la vita per promuovere i balli che lui e il suo gruppo avevano di fatto contribuito a sviluppare presso il Savoy Ballroom di New York. Nel 1938 Al Minns e Mildred “Boogie” Pollard vinsero la Harvest Moon Ball.
Minns giocò un ruolo fondamentale nel rilancio del Lindy Hop negli anni Ottanta, quando nel 1984 fu invitato a Stoccolma dalla compagnia di danza The Rhythm Hot Shots per insegnare il ballo così come lui lo conosceva originariamente. Fino a quel momento, infatti, per l’interpretazione del Lindy Hop il gruppo utilizzava principalmente vecchi filmati.
Alfred "Pepsi" Bethel (1918–2002) fu ballerino jazz, coreografo e leader del suo stesso gruppo di ballo, il Pepsi Bethel Authentic Jazz Dance Theater, che fondò nel 1960. Iniziò la sua carriera al Savoy Ballroom con balli come il Cakewalk, il Lindy Hop ed il Charleston e lavorò con il Mura Dehn Jazz Ballet e e altre compagnie prima di formare la propria. E’ conosciuto per aver coreografato la jazz routine di Lindy Hop Tranky Doo.
Bethel lavorò come consulente e coreografo in diversi spettacoli per la regia di Vernel Bagneris, tra cui due produzioni di One Mo 'Time, Staggerlee nel 1987 e Jelly Roll! nel 1994. Nel 1980 il suo lavoro come coreografo fu stato insignito del "Celebration of Men in Dance" al Thelma Hill Performing Arts Center di Brooklyn. Quattro anni più tardi, mise in scena la rivista An Evening With Charles Cook and Friends alla Aaron Davis Hall e nel 1987 divenne consulente di produzione per Cantate Alleluia! al Village Gate.
Ann Johnson fece la sua apparizione in tre pellicole (Helzapoppin, Hot Chocolate, Killer Diller) ma la sua fama è dovuta al fatto di essere apparsa per ben due volte sulla rivista Life Magazine assieme a Frankie Manning: la prima volta nel 1940 nella spettacolare foto che immortalava la figura “over the head” e una seconda volta nel 1941, in una posa a mezz’aria durante una sequenza acrobatica. Anche lei parte attiva dei Whitey’s Lindy Hoppers
Dorothy “Dot” Johnson Agile e minuta, faceva coppia con Tiny Bunch, un ballerino molto più alto e robusto di lei ma allo stesso tempo agile e aggraziato. Per questo motivo Tiny e Dorothy furono immortalati più volte in fotografia durante le loro evoluzioni di ballo.
Dean Collins (1917-1984) è stato ballerino, insegnante, coreografo, ma soprattutto un grande innovatore dello swing. Gli viene riconosciuto il merito di aver portato il Lindy Hop da New York alla California del sud. All’età di 13 anni ha imparato a ballare dalle sue due sorelle maggiori e subito dopo ha iniziato a prender parte a competizioni amatoriali, mettendosi presto in evidenza ed entrando giovanissimo al Savoy Ballroom. Nel 1935 è stato nominato "Dancer of the Year" dal The New Yorker. Nella sua carriera Collins ha ballato e/o coreografato quasi 40 film di Hollywood, con un’apparizione nel classicissimo Helzapoppin’. Non ha mai smesso di insegnare fino alla sua scomparsa, nel 1984.
La moglie Maria ritiene che Collins abbia dato al ballo uno stile più morbido e unico, eliminando il classico bounce. Secondo il ricercatore Peter Loggins, esperto di danze jazz, lo stile di Collins è cambiato e si è evoluto nel corso dei decenni, tornando verso la fine della sua vita al Lindy Hop imparato al Savoy Ballroom nel 1930. Lo stile Collins ammirato nei film di Hollywood è stata la fonte principale per quello che venne ripreso nel 1990 come riferimento del Lindy Hop.
Elnora Dyson (1920-2014) Diventare Lindy Hopper è stato un sogno trasformatosi in realtà per Elnora Dyson, che fece parte dei Whitey’s Lindy Hoppers tra il 1938 e il 1943. La zia possedeva una sala da ballo di nome Roseland, a Hyannis, dove lei iniziò a ballare giovanissima. Si esibì anche con Ella Fitzgerald.
Frankie Manning (1914-2009) può essere considerato il più grande ballerino, innovatore e coreografo di Lindy Hop della storia. Iniziò a ballare ancora adolescente all'Alhambra Ballroom in Harlem, New York, per poi approdare al Savoy Ballroom, dove le più grandi orchestre swing degli anni Trenta si sfidavano davanti a migliaia di ballerini scatenati.
Frankie mosse i primi passi ispirandosi alla prima generazione di lindyhoppers, guidata da George "Shorty" Snowden e Leroy "Stretch" Jones, per poi acquisire il suo inconfondibile stile che gli permise di sconfiggere i suoi maestri nelle agguerrite gare di ballo che si svolgevano al Savoy. Fu l'artefice di numerose innovazioni stilistiche, con le sue acrobazie e la tipica posizione del corpo con il busto inclinato in avanti.
Il Savoy Style è una sua creazione. Viaggiando per il mondo come coreografo e ballerino della compagnia Whitey's Lindy Hoppers, nel periodo che va dalla fine degli anni '30 ai primi anni quaranta del secolo scorso, ha contribuito grandemente alla diffusione del Lindy Hop.
Sua è la famosissima scena di ballo nel film Helzapoppin' (1941), numerose le partecipazioni in film Mannhattan Merry-Go-Round (1937), Jittering Jitterbugs (1938), Hot Chocolates (1941), Radio City Revels (193?) Killer Diller (1948), Malcolm X (1992), Stomping at the Savoy (1993) e documentari (The Spirit Moves, Call Of The Jitterbug, 20/20 - Back into Swing 7/23/89 National Geographic: Jitterbug, Swingin' at the Savoy, Can't Top the Lindy Hop).
Negli anni cinquanta, con il declino della danza swing, completamente soppiantata dal rock and roll, Frankie abbandona le scene e lavora in un ufficio postale per oltre trent'anni. Nel 1987 all'età di 72 anni, incoraggiato dal Erin Stevens, riprende l'attività d'insegnamento e cura le coreografie di Black&Blue, messo in scena a Broadway. Nei primi anni novanta è consulente di Spike Lee per il film Malcolm X.
Studiando le sue videocassette gran parte del lindyhoppers moderni hanno imparato i primi swing out ed il triplo passo.
Frankie Manning muore il 27/04/2009 alle 7 ora di NY dopo alcuni giorni di ricovero a causa di una polmonite. Sicuramente è stato uno dei ballerini più importanti nel mondo dello Swing e per coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo un esempio di umiltà, simpatia e passione per la vita.
George “Twistmouth“ Ganaway Impossibile confonderlo con il suo rivale, “Shorty George”. Ganaway fu uno dei grandi ballerini e innovatori fin dai primi tempi del Savoy Ballroom. Proseguì per diventare un ballerino solista, non frequentando più il Savoy negli anni Trenta così come George Snowden e Leroy "Stretch" Jones, il cui stile tanta influenza ebbe sui ballerini di quel tempo. Ganaway è considerato l'inventore del passo twist femminile. Frankie Manning ricordava un momento in cui lui e Herbert "Whitey" White stavano guardando Ganaway e la sua compagna Edith Matthews fare il passo base swingout, con la follow che twistava anzichè fare il passo indietro. Whitey schiaffeggò Frankie sul ginocchio e gli disse "prendilo!" così che Manning potesse insegnare agli altri Lindy Hoppers nel gruppo di Whitey. Whitey chiese poi a Ganaway di ripetere un paio di volte il passo perché gli piaceva tanto. E Frankie lo imparò.
George Greenidge Figura importante nell’era dorata del Lindy Hop, Greenidge fu membro del Whitey’s Lindy Hoppers, e ballò in tre dei cinque lungometraggi dove apparve il gruppo, compreso lo sfortunato Everybody sing, con Judy Garland. Dalla metà alla fine degli anni Trenta, quando il Lindy Hop crebbe a macchia d'olio a livello nazionale e si sviluppò al Savoy in una forma di danza vera e propria, Greenidge fu uno dei motori principali, insieme a Frankie Manning e Snooky Beasley. I tre spesso gareggiavano per il primo posto nelle competizioni di sabato notte al Savoy Ballroom. La sua partner di ballo regolare fu Ella Gibson.
Al Savoy, dove c’era un certo numero di George (“Twistmouth”, “Shorty”) lui era conosciuto come "Long-Legged George" (George zampe lunghe). La sua specialità erano i passi di Charleston. Creò il "Long-Legged Charleston" aggiungendo una scivolata in avanti e all’indietro per esagerare ancora di più la lunghezza prodigiosa delle sue gambe. Ciò dava l'illusione che i kicks fossero ancora più lunghi. enidge creò anche il "Turn over Charleston". Con Frankie lavorò allo sviluppo di molte degli airsteps. In particolare gli viene attribuita la creazione del “Side flip”.
George “Shorty” Snowden (1904-1982) fu un ballerino di Harlem durante gli anni 1920 e 1930. A lui viene universalmente accreditato l’aver coniato il nome "Lindy Hop". Snowden era un ballerino popolare al Savoy Ballroom di New York, e apparve nel film After Seben (1929), in cui si esibiva nel breakaway, una variante del Charleston, che in seguito si sviluppò nel Lindy Hop .
Fece della sua altezza contenuta un vantaggio anziché un punto a sfavore. Con genio comico, creò lo “Shorty George” step, in cui piegava le ginocchia e le faceva oscillare da un lato all’altro, esagerando così la sua vicinanza a terra. Partner di Shorty fu “Big“ Bea, che torreggiava su di lui. Essi spesso finivano la loro routine in una mossa comica, in cui lei lo portava via dalla pista da ballo sulla schiena. Frankie Manning disse che questa mossa lo ispirò per creare il suo primo air step, in cui la partner ruotava sulla sua schiena e poi capovolta sopra la sua testa atterrava sul terreno. Ironia della sorte, Shorty fu sconfitto da Manning in una competizione importante proprio quando Manning introdusse questo primo air step nel 1935. Manning sostituì Snowden come re del Savoy Ballroom. Nella sua carriera, Shorty fu membro di una serie di importanti compagnie di danza, tra cui il Shorty Snowden Dancers, accreditato come il primo corpo di ballo Lindy Hop.
Harold “Hal“ Chavoor Takier (1918-2012) fu indiscutibilmente uno dei più grandi Jitterbuger originali e può essere considerato, appena dietro Frankie Manning e Dean Collins, uno di quei ballerini che hanno influenzato davvero la danza attraverso lo swing. Hal Takier fu l'unico leader davvero potente sia nel Lindy Hop che nella scena Bal-Swing. Hal Takier era unico; lui ballava come nessun altro. Quando molti dei suoi colleghi tra la fine del 1930 e l'inizio del 1940 virarono sullo stile di Dean Collins, Hal continuò sulla sua strada. I suoi compagni lo veneravano per la sua creatività ed energia. Hal e Betty Takier inventarono la loro tecnica, movimenti, e trucchi che mostrarono in Maharaja. Il ballerino di swing Nick Williams ricorda che ogni volta che lo vedeva sulla pista da ballo, Hal gli chiedeva "Mostrami qualcosa!», aspettandosi di vedere una nuova figura o passo mai visto prima.
Irene Thomas ”aveva più stile nel suo mignolo di quanto tanti allegri imbroglioni avevano nel 1940 in tutto il corpo”. Dopo essersi trasferita a Los Angeles intorno al 1939, apprese rapidamente il Lindy Hop, il Bal-Swing, ed il Pure Balboa. Diventò presto una delle migliori follow nella scena e venne spesso assunta nei lungometraggi. Irene amava spesso dire, con aria di sfida: "Posso seguire, ma resto ciò che sono".
Jean Veloz (nata Jeannette Phelps) è un'icona dello stile hollywoodiano del Lindy Hop. Dopo aver imparato a ballare con i suoi fratelli nella soggiorno di casa, la sua carriera di Jean decollò quando vinse le venne attribuito il premio dallo Screen Actor’s Guild e un cameo durante un dance contest ad Hollywood per il ballo nella pellicola Swing Fever (1943). Jean ha ballato con Don Gallaher e Lennie Smith in una scena divenuta un classico riferita a One Girl & Two Boys.
Da qui Jean apparve in diversi lungometraggi tra cui Jive Junction (1943) e The Blow Corni at Midnight (1945), dove ballava con il leggendario Dean Collins. Inoltre è comparsa nel breve Groovie Movie (1944), che ancora oggi rimane uno dei preferiti dai ballerini swing di tutto il mondo. Ha ballato anche con Arthur Walsh.
Nel 1950 Jean passò alla televisione, esibendosi regolarmente in "The Frank Veloz Show" con il suo partner di ballo (e in seguito marito) Frank Veloz. Dopo un periodo di ritiro Jean, durante la rinascita dello swing nelgi anni ’90, è rientrata nel mondo del ballo. Jean ha viaggiato tanto, portando la sua conoscenza ed esperienza ai ballerini swing di tutto il mondo.
Jewel McGowan (1921-1962) è nota tra gli appassionati di Lindy Hop per essere stata per ben 11 anni la partner di ballo di Dean Collins. Jewel era considerata dai suoi colleghi ballerini di Los Angeles la migliore Lindy Hopper della storia ed è famosa per i suoi swivels d’anca.
Ha danzato in diverse pellicole, anche non swing, e con il pioniere della jazz dance Jack Cole.
Leon James fu membro dei Whitey’s Lindy Hoppers, oltre che uno dei più grandi personaggi dell’universo Lindy Hop. Con le gambe e le mani sempre in movimento e con gli occhi luccicanti, si faceva notare per primo da tutti. Il suo stile era uno dei preferiti dalle signore del Savoy, che amavano ricordare il modo in cui muoveva i suoi fianchi. La sua partner fu Willa Mae Ricker. A causa di problemi di vista, Leon fu uno dei pochi Lindy Hoppers originali a non essere chiamato in servizio nella seconda guerra mondiale. Rimase attivo come ballerino sul palco fino alla sua morte nel 1970. Lui e il suo collega Lindy Hopper Al Minns svilupparono passi innovativi, ballando insieme e affascinando il pubblico con la loro allegria e ingegnosità. Insieme hanno dato un grande contributo informativo a Marshall Stearns e sua moglie Jean, nella scrittura del libro classico, Jazz Dance. Nessuno dei Lindy Hoppers di quel tempo si rese conto che loro stavano facendo la storia.
Leroy “Stretch” Jones Popolare Lindy Hopper della prima generazione, nei primi anni del Savoy Ballroom (1927 a inizio 1930), "Stretch" fu uno degli idoli di Frankie Manning. Frankie aveva pensato a lui come al Fred Astaire del Lindy Hop, con la sua grazia e i suoi movimenti appariscenti. La sua piccola partner Bea era come Ginger Rogers. Insieme formavano un contrappunto divertente a Shorty Snowden, la cui partner Big Bea era un piede più alta di Shorty. "Stretch" si fermò a frequentare il Savoy Ballroom intorno al 1935, quando si unì al Shorty Snowden Dancers in un concerto al Paradise Ballroom, dove la Paul Whiteman Orchestra suonava per i ballerini bianchi. Pochi anni dopo, Jones venne invitato ad aggregarsi ai Whitey’s Lindy Hoppers che si stavano esibendo nello spettacolo di Broadway "Hot Mikado". Purtroppo, il suo ballo era diventato molto pomposo e senza gioia per il fatto che notte dopo notte lui si esibiva sempre nella stessa vecchia routine. Questa fu una tremenda delusione per gli altri ballerini che erano stati prima ispirati da "Stretch", e che per questo decisero che mai avrebbero abbandonato la social dance, nemmeno nel caso la loro carriera fosse stata agli apici.
Louise “Pal” Andrews (1924-….) imparò a ballare da autodidatta osservando i ballerini dell’Apollo e guadagnandosi una reputazione che catturò l’attenzione della squadra dei Whitey’s Lindy Hoppers. A 15 anni era la più giovane della squadra e idolatrava gli altri ballerini, tra i quali Norma Miller. Mise sempre la sua carriera di ballerina prima della sua vita personale perché, come spesso ricordava, “amava la danza e non voleva nessuno intorno a lei che le stesse troppo vicino”.
Mildred Cruse, vincitrice della seconda Harvest Moon Ball, fu una delle più fluide Lindy Hoppers di quel tempo. Prima di aggregarsi ai Whitey’s Lindy Hoppers ballò con gli Hopping Maniacs. Lavorò al Cotton Club e fece un tour nazionale con la band di Cab Calloway, e in Europa con Teddy Hill. Al ritorno, nell'autunno del 1937, abbandonò i Whitey’s.
Mildred “Boggie” Pollard (1919-….) Conosciuta come "Boggie", Mildred Pollard ballava di solito in coppia con Al Minns, con cui vinse nel 1938 la Harvest Moon Ball. Entrò a far parte dei Whitey’s Lindy Hoppers nel 1937, nello stesso anno in cui arrivarono lo stesso Al Minns, Joe Daniels, e Joyce James. Dopo l’esperienza coi Whitey’s è diventata un’incredibile ballerina blues solista (conosciuta con lo pseudonimo di Sandra Gibson).
Naomi Waller Carriera breve ma spettacolare, quella di Naomi Waller coi Whitey’s Lindy Hoppers tra fine 1930 e inizio 1940. Guidata da una determinazione d'acciaio, mitigata da un senso di eleganza e correttezza, salì rapidamente la scala del successo artistico. Il suo primo avanzamento di carriera arrivò grazie al padre che trovò impiego nel servizio postale di Philadelphia, cosa che permise a Naomi non solo di ballare per le strade di una grande città ma di progredire e vincere diversi concorsi. Fu partner di Frankie Manning al Cotton Club. Negli ultimi anni prima della sua scomparsa, fu attiva nella promozione della cultura afro-americana.
Norma Miller (1919) è una delle donne più famose dello swing, con alle spalle una lunga e fortunata carriera. All’età di dieci anni si è trasferita con la famiglia in un appartamento che dava sul Savoy Ballroom. Ed è proprio sul marciapiede lì di fronte che, un paio di anni dopo, “Twistmouth” George la notò e le chiese di ballare con lui al Savoy. All’età di 13 anni prese parte, in coppia con un compagno di liceo, al concorso per accedere al Savoy, e lo vinse. A quel punto “Twistmouth” George le chiese di entrare a far parte dei Whitey’s Lindy Hoppers. Fin dall'inizio si è dimostrata una ballerina molto creativa, spesso ironica, con un proprio stile ed un eccezionale senso del ritmo. Ha partecipato a diverse serie televisive e film, i più noti dei quali restano Helzapoppin e il più recente Malcom X. Dopo lo scioglimento, nei primi anni Quaranta, dei Whitey’s Lindy Hoppers, ha fondato in California la propria scuola, la Norma Miller Dance Company. Nel 2003 l’Istituto dell’Accademia delle Arti l’ha insignita del premio per aver contribuito a creare e preservare “lo stile acrobatico swing, conosciuto come Lindy Hop”.
Russel Williams “Rasul Ali” fu un ballerino dei Whitey’s Lindy Hoppers che vinse il concorso Harvest Moon Ball con la sua partner Connie Hill nel 1937 o 38. Successivamente Williams ballò con i Congaroos di Frankie Manning. Morì prematuramente e tragicamente nel 1960, mentre cercava di dividere due contendenti che stavano lottando.
“Sugar“ Sullivan non smise mai di ballare Lindy Hop. Il che non sorprende, visto che anche sua madre "..Lady Esther, una favolosa ballerina di Shake", aveva ballato al Savoy. Pur essendo nata ad Harlem, Sugar vinse la Harvest Moon Ball attraverso il Roseland Ballroom, e quando fu troppo vecchia per entrare nel Savoy, non mollò mai. Sugar divenne così membro della "terza generazione" di Lindy Hoppers che riportò ai fasti il Lindy Hop nel 1950. Dopo aver vinto con il suo primo marito George Sullivan il premio di Lindy Harvest Moon nel 1955, andò in tour con Sonny Allen e i Rockets (quattro femmine ed un ragazzo, che cantavano oltre a ballare Lindy Hop). Nonostante questo ed altri passi, e la nascita dei suoi due figli Sheryl e Jerry alla fine del 1960, Sugar perse raramente occasione di ballare Lindy Hop sia in piccoli club che in grandi sale da concerto o in TV. All'inizio degli anni 1980, Sugar e Al Minnis ballando insieme dimostrarono ancora una volta la bellezza del Lindy Hop e contribuendo alla sua riscoperta.
The Congaroos (noto anche come Four Congaroos, Congaroo Dancers) fu un gruppo di ballo creato nel 1947 da Frankie Manning, dopo aver completato il servizio militare per la seconda guerra mondiale. Il gruppo originariamente era costituito da Frankie Manning in coppia con Ann Johnson e Russell Williams con Willamae Ricker. Più tardi Helen Daniels entrò nel gruppo e collaborò con Frankie Manning. Il gruppo eseguiva Lindy Hop, Conga, Jazz Dance, Tip Tap, Balli Latini, e la commedia con musicisti e cantanti quali Alvino Rey, Lucky Millinder, Illinois Jacquet, Ella Fitzgerald, Count Basie, Erskine Hawkins, Andy Kirk, Fletcher Henderson e Cab Calloway. Il gruppo si sciolse nel 1955. Durante la loro ultima performance a un concerto benefico a Philadelphia, Lionel Hampton si rifiutò di suonare la musica durante il loro atto. Di conseguenza, il Congaroos non ebbe la possibilità di provare e furono costretti ad improvvisare il loro intero atto sulla musica che Lionel Hampton aveva scelto.
Tiny Bunch (v. Dorothy “Dot” Johnson)
Whitey’s Lindy Hoppers Fu un gruppo di ballerini professionisti di Lindy Hop del Savoy Ballroom, fondato nel 1935 da Herbert "Whitey" White (a quel tempo buttafuori del locale). Il gruppo prese molte forme diverse, arrivando a contare fino a 12 diversi gruppi sotto questo nome o con nomi diversi utilizzati nel corso degli anni, tra cui Whitey Hopping Maniacs, Harlem Congeroo Dancers, e The Hot Chocolates. Oltre a viaggiare anche all’estero, il gruppo apparve in una serie di film e produzioni di Broadway e poteva annoverare celebri clienti abituali quali Dorothy Dandridge e Sammy Davis Jr. Nell'estate del 1943, essendo la maggior parte dei suoi migliori ballerini stati prelevati, il Whitey’s Lindy Hoppers era praticamente sciolto. Il Savoy Ballroom venne chiuso nel 1958. Di tutti i membri del Whitey’s Lindy Hoppers, Al Minns, Leon James e Frankie Manning sono tra i più famosi. Minns e James in parte per il loro ruolo nella ricerca informativa per il libro di Jean e Marshall Stearns, Jazz Dance. Minns per il suo lavoro con The Rhythm Hot Shots durante lo swing revival negli anni Ottanta e Manning per il suo ruolo che contribuì, a partire dal 1986, alla rinascita dello swing e del Lindy Hop dopo la scomparsa di Minns nel 1985. Manning e Norma Miller erano tra i pochi membri del Whitey’s Lindy Hoppers ancora in vita nel corso degli anni 1990 e 2000 e sono stati tra i più influenti artisti e maestri di Lindy Hop della storia. Con la morte di Manning nell'aprile 2009, solo Norma Miller rimane ad insegnare e tenere conferenze e convegni Lindy Hop.
Willa Mae Ricker fu una dei Whitey’s Lindy Hoppers presenti su LIFE Magazine nel 1943 assieme a Leon James e ai ballerini bianchi di Broadway, Stanley Catron e Kaye Pop (la cui immagine appare in copertina), in occasione dell’articolo sulla storia del Lindy Hop.
Le fotografie dei singoli passi di danza di Gjon Mili sono sensazionali. Particolarmente degna di nota è una pagina di fotografia completa su uno sfondo nero di Willa Mae e Leon che stanno letteralmente volando in aria. Questa foto venne utilizzata per la copertina della edizione europea. Willa Mae era solita ballare con “Snookie Beasly.
Wilda Crawford , vincitrice nel 1940 dell’ Harvest Moon Ball, fu una dei membri più minuti ed energici dei Whitey’s Lindy Hoppers.